
“E’ la notte la vera musica che sento: rane, grilli, i suoni della natura. La musica è il canto della terra”
Bob Marley
E’ il 5 settembre 1977 quando la sonda spaziale Voyager 1 decolla con a bordo il “Voyager Golden Record“, una raccolta di suoni, saluti e musiche scelte appositamente per portare gli omaggi del pianeta terra a nuovi mondi lontani.
Un progetto che nasce per fotografare il pianeta Giove ma che mette in luce anche il desiderio umano di trovare nuove forme di vita nel cosmo. Un bisogno forte che vede la sua riconferma il 20 agosto dello stesso anno, quando la sonda spaziale Voyager 2 parte con a bordo un secondo disco.
Idea folle o solo ambiziosa? Furono molte le polemiche a questo progetto, da un lato vi è il desiderio di affacciarsi a nuove civiltà ma dall’altro lato vige la paura di dar vita a nuovi conflitti; Due facce della stessa medaglia che trovano ben pochi punti in comune e fra questi vi è proprio la musica.
“Voyager Golden Record”
Si tratta di un vinile placcato in oro, contenente svariati suoni naturali del pianeta terra, saluti in 55 lingue, 150 immagini ed una raccolta musicale di circa 90 minuti.

Il “Voyager Golden Record” (a Sx) con la sua copertina (a Dx) contenente le istruzioni d’uso per eventuali scopritori.
La selezione del materiale raccolto è stato frutto di una commissione presieduta dal professor Carl Sagan della Cornell University; una raccolta molto variegata che tocca molti generi diversi come jazz, blues, rock and roll e sopratutto Repertorio classico come coro, opera, pianoforte, violino, orchestra, sinfonie e quartetti.
Una scelta che ha portato nomi importanti della musica classica (J.S. Bach, W.A. Mozart, L.W. Beethoven, I.F. Stravinskij, etc…) fin ai confini del nostro sistema planetario, facendo di questa la rappresentante del genere umano alle “orecchie del vuoto”.
Le raccolte sono ben custodite da una custodia (anch’essa laccata in oro) completa di istruzioni per l’uso, caso mai qualcuno la trovasse.
Come già accennato, il vinile costituisce parte della missione secondaria della sonda (infatti questa ha esaurito la sua funzione primaria con il raggiungimento del gigante gassoso Giove) ma ciò nonostante la spedizione Voyager detiene il primato come primo manufatto dell’umanità ad aver lasciato il nostro sistema solare (con i suoi 20,610 miliardi di km di distanza dal sole) e continuerà il suo viaggio, raggiungendo la prossima stella entro 30000 anni.
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Circa l'autore:
Studente del Conservatorio Vivaldi di Alessandria, allievo del Prof. Data Massimo per il corso di Fagotto, del Prof. Piacentini Riccardo per il corso di Composizione e del Prof. Vercillo Giorgio per il corso di Pianoforte. Ho dato vita a questo sito nella speranza di trasmettere a tutti quanti la mia passione: la musica!