
“Non abbiamo ancora certezze ma si pensa ad un corto circuito”
Si tratta di una sventura accaduta la scorsa notte, L’antica abazia – considerata il monumento simbolo Piemontese – è stata vittima di un corto circuito che ha scatenato un incendio nella zona destinata a gli alloggiamenti dei frati – per altro già soggetti ad una ristrutturazione in corso d’opera – incendiando il tetto del monastero.
Immediata la mobilitazione da parte dei vigili del fuoco, una corsa difficile data la posizione – 962 m di altitudine dal basamento, quasi 1000 m dal tetto della chiesa -.
Ancora da accertarsi la tesi del corto circuito ma è già stata rilasciata una prima dichiarazione da parte delle squadre che operano sul posto, le quali confermano che l’incendio è sotto controllo.
Un duro colpo sotto molti punti di vista, il luogo simbolo del Piemonte attira una media di circa 100’000 visitatori ogni anno, appassionati di religione, storia, architettura, letteratura, musica e arti in genere; infatti sono moltissime le iniziative che ogni anno vengono condotte nell’abazia simbolo che ispirò lo scrittore Umberto Eco a scrivere il nome della Rosa, un libro famoso in tutto il mondo a cui ebbe seguito un altrettanto riuscito film.
A quanto pare i danni sono stati relativamente contenuti, risulta integra la parte originaria dell’abazia – risalente al 12° secolo -, Il famoso portone dello zodiaco, lo scalone dei morti, la torre della Bell’Alda, la biblioteca – ospitante una collezione di circa 10’000 volumi – e tutta la parte della chiesa normalmente aperta al pubblico.
ShareGEN
Circa l'autore:
Studente del Conservatorio Vivaldi di Alessandria, allievo del Prof. Data Massimo per il corso di Fagotto, del Prof. Piacentini Riccardo per il corso di Composizione e del Prof. Vercillo Giorgio per il corso di Pianoforte. Ho dato vita a questo sito nella speranza di trasmettere a tutti quanti la mia passione: la musica!